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Lugo (RA)

Il cuore della Romagna Estense

Lugo (RA)

Comune di Lugo (RA), a 30 km da Ravenna

Raggiungibile in auto e in treno: stazioni di Lugo e Voltana

In ogni periodo dell’anno. Scopri tutti gli eventi nella sezione IN EVIDENZA.

PROLOCO

Piazza Trisi, 31

T: 0545 22567

https://www.prolocolugo.org/

 

Città natale di Francesco Baracca, asso dell’aviazione italiana, Lugo è un’elegante cittadina culturalmente ed economicamente vivace, nel cuore della Romagna Estense. Tra storia, architettura, lirica e natura, sono tante le opportunità che offre ai suoi visitatori per scoprirla e rimanerne incantati.

Lugo, in provincia di Ravenna, vanta un centro storico particolarmente vitale, caratterizzato da piazze, viuzze, antiche chiese e pievi, a cui si aggiungono la possente Rocca, l’importante Teatro Rossini, l’interessante Museo Francesco Baracca e il magnifico Parco del Loto. Premiata con la “Targa d’Onore d’Europa 2012” per la fervente attività di gemellaggio e relazioni internazionali, è una cittadina tutta da scoprire, che svolge un ruolo di rilievo nell’economia della Bassa Romagna. In ogni suo angolo il visitatore potrà ammirarne il ricco patrimonio, tra edifici storici e religiosi, bellezze artistiche e naturali. Un piccolo gioiello da non perdere!

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Città natale di Francesco Baracca, asso dell’aviazione italiana, Lugo è un’elegante cittadina culturalmente ed economicamente vivace, nel cuore della Romagna Estense. Tra storia, architettura, lirica e natura, sono tante le opportunità che offre ai suoi visitatori per scoprirla e rimanerne incantati.

Lugo, in provincia di Ravenna, vanta un centro storico particolarmente vitale, caratterizzato da piazze, viuzze, antiche chiese e pievi, a cui si aggiungono la possente Rocca, l’importante Teatro Rossini, l’interessante Museo Francesco Baracca e il magnifico Parco del Loto. Premiata con la “Targa d’Onore d’Europa 2012” per la fervente attività di gemellaggio e relazioni internazionali, è una cittadina tutta da scoprire, che svolge un ruolo di rilievo nell’economia della Bassa Romagna. In ogni suo angolo il visitatore potrà ammirarne il ricco patrimonio, tra edifici storici e religiosi, bellezze artistiche e naturali. Un piccolo gioiello da non perdere!

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Scopri & Vivi

COSA VEDERE A LUGO

ROCCA ESTENSE

Imponente e fiere domina la città già dal Medioevo ed è certamente il monumento più caratteristico di Lugo, attorno al quale si è sviluppata la città. Le prime notizie di un nucleo fortificato risalgono al X secolo, nucleo che verrà distrutto dai Faentini nel 1281, quindi ricostruito in più fasi tra il XIII-XIV secolo. La parte nord-ovest del complesso reca il nome di Uguccione della Faggiola, un condottiero e capitano di ventura nominato Signore di Lugo, che si è conservato nel suo aspetto originale. Lo sviluppo della rocca si ha però durante il dominio degli Estensi: la piazza viene trasformata in cittadella con tanto di cinta muraria, torri e fossato. In seguito verrà abbattuta in quanto poco idonea alla difesa dalle nuove artiglierie, vengono costruiti dei bastioni e ispessiti i muri.

Durante il successivo dominio dello Stato Pontificio, il complesso subisce altri ampliamenti, alcune sue aree vengono adibite a prigioni e viene creato un giardino pensile di quasi 1000 metri quadrati, che si può vedere ancora oggi accedendo dal cortile interno. Nel 1860 la Rocca diviene sede del Comune. Nella parte esterna si possono notare diverse lapidi in ricordo di importanti eventi storici, spesso drammatici, come quelle di Giuseppe Garibaldi e Giuseppe Mazzini, una dedicata alle famiglie ebraiche deportate, una ai patrioti lughese, tra cui Giuseppe Compagnoni, “inventore del tricolore”.

All’interno rivestono particolare interesse il Salone Estense, voluto dai Duchi d’Este, con il soffitto ligneo e tavolette decorate con gli stemmi degli Este.

Una curiosità: tra le fessure dei bastioni si è spontaneamente radicato da secoli il Capparis spinosa, ovvero una rara specie di cappero, fenomeno alquanto raro in questa area climatica. Tuttavia, i capperi della Rocca sono molti noti per il loro particolare e intenso sapore. Già nell’Ottocento si bandivano gare per l’assegnazione a privati della raccolta.

PAVAGLIONE

Questa struttura settecentesca, unica nel suo genere e anticipatrice di impianti urbanistici moderni, viene costruita nel 1771 e ultimata nel 1785 da Giuseppe Campana. Si tratta di un edificio a quadrilatero porticato che prende il posto di un antico loggiato del Cinquecento per far fronte alle esigenze del commercio dei bozzoli dei bachi da seta in forte espansione. Ospita al suo interno vari negozi, il mercato settimanale e le principali iniziative e rassegne della città, come spettacoli musicali nel periodo estivo, che rievocano il legame musica-mercato di antica tradizione. All’interno del Pavaglione è presente anche un orologio pubblico tuttora funzionante, utilizzato dai lughesi per partecipare alle messe e alle attività politiche e lavorative.

PIAZZA E MONUMENTO FRANCESCO BARACCA

L’ampia e suggestiva piazza della città adiacente al Pavaglione ospita al proprio centro l’imponente monumento dedicato a Francesco Baracca, l’asso dell’aviazione italiana della Prima Guerra Mondiale e medaglio d’oro al valor militare. L’opera in bronzo, di 5,70 metri, inaugurata nel 1936, è stata realizzata dallo scultore faentino Domenico Rambelli, che ha creato una perfetta sintesi tra la statua, l’ala alta 27 metri e il basamento. Tale monumento è ritenuto da molti critici un’opera emblematica della scultura del Novecento.

MUSEO FRANCESCO BARACCA

Consulta la relativa scheda

CHIESA DEL PIO SUFFRAGIO

Elegantemente affacciata su Piazza Baracca, è stata eretta attorno al 1620 su un preesistente oratorio. L’interno, in stile barocco, conserva stucchi di pregio e un tesoro composto da quattro magnifici ovali con gli Evangelisti. Di particolare rilevanza anche il dipinto della Madonna della Neve di Benedetto del Buono. Si ammirano anche due statue, una di San Giuseppe e una dell’Immacolata, opera dello scultore modenese Bartolomeo Schedoni.

CHIESA DELLA COLLEGIATA DI SANTI FRANCESCO E ILARO

Svoltando in Via Codazzi, lungo Via Baracca, si accede a una piazzetta su cui si affaccia questa chiesa dal portico neoclassico, realizzata dall’architetto Cosimo Morelli. Conserva al suo interno una tela di San Francesco, opera di Benedetto del Buono e un organo del Settecento di scuola veneziana.

TEATRO ROSSINI

È soprattutto nel Settecento che Lugo ospita parecchi spettacoli teatrali, al punto da far nascere l’esigenza di un teatro in muratura, realizzato intorno al 1760 e intitolato a Gioacchino Rossini, su progetto di Antonio Galli da Bibbiena, lo stesso che ha ideato il Teatro Comunale di Bologna. Quello di Lugo è certamente uno dei teatri all’italiana più significativi dell’Emilia-Romagna, costituito da quattro ordini di palchi e dal loggione.

Il teatro di Lugo è strettamente legato alla figura di Gioacchino Rossini che qui visse dal 1802 al 1804 e le cui opere vennero messe in scena per parecchi anni, seppur alternate con quelle di Bellini, Donizetti e in seguito di Verdi. Qui si tenevano non solo spettacoli di lirica, bensì anche di prosa e feste. Nel 1813 si esibì qui Nicolò Paganini nel 1902 Arturo Toscanini diresse l’Aida. Nel Novecento si trasforma in cinema e pian piano conosce un periodo di declino, fino alla chiusura per quasi trent’anni. A seguito di un importante e accurato restauro a partire dal 1986 il Teatro ritrova il suo antico splendore e grazie alla collaborazione con altri teatri della regione riesce a ritagliarsi un posto di rilievo tra i le principali istituzioni teatrali dell’Emilia-Romagna.

(Visitabile su appuntamento-T: 0545 38540, www.teatrorossini.it)

PALAZZO TRISI

Accanto al Teatro Rossini sorge Palazzo Trisi, risalente al Settecento, realizzato dall’architetto Cosimo Morelli e in cui hanno sede i servizi culturali municipali e la Biblioteca, che vanta un patrimonio di oltre 200.000 volumi, tra cui manoscritti rari, fotografie, disegni, stampe e cartoline. Questo istituto è uno dei centri culturali di maggiore importanza della Bassa Romagna e come tale è promotore di diverse iniziative culturali e didattiche.

EX ORATORIO DI S. ONOFRIO

Costruito nel 1679 secondo i canoni dell’architettura barocca, oggi è sede di mostre d’arte e rassegne, in un contesto particolarmente suggestivo ricco di decori, dipinti, affreschi e stucchi del Villano e di Ignazio Stern.

CHIESA DEL CARMINE

A due passi da Piazza Baracca si trova questo edificio del Settecento, in stile barocco, costruito su una preesistente chiesa del 1264. All’intero conserva dipinti di particolare pregio, il coro ligneo e l’organo a canne, su cui Rossini era solito fare pratica.

CHIESA DI SAN FRANCESCO DA PAOLA

Questa chiesta neogotica del 1890 è sorta su una preesistente chiesa del 1300. Merita una visita al suo interno per ammirare il Compianto sul Cristo Morto (XV sec.), in terracotta policroma di uno scultore ferrarese anonimo.

CASA ROSSINI

Tra il 1802 e il 1804, Gioacchino Rossini, in piena adolescenza, vive a Lugo, dove alla Scuola dei Malerbi studia canto, composizione e clavicembalo. Sono gli anni in cui prende le mosse un indiscusso talento musicale, che diverrà noto in tutto il mondo. A Lugo vi era la casa del nonno, dove Rossini non ha però mai vissuto ma a cui è sempre stato legato. Trasformata in Casa-Museo a lui dedicata e aperta nel 2020, vanta quattro stanze, che raccontano la vita e le opere del maestro. 

https://casarossinilugo.it/

VILLA MALERBI

A poco più di 500 metri da Piazza Baracca si trova questa villa del XIX secolo, dimora di campagna in stile neoclassico di Giuseppe e Luigi Malerbi, noti musicisti del Settecento, tra i cui allievi vi fu proprio Gioacchino Rossini. Oggi ospita la Scuola Comunale di Musica.

CIMITERO EBRAICO

Questo cimitero testimonia la presenza di una folta comunità ebraica a Lugo nel corso dei secoli. Qui si trovano sia lapidi recenti, essendo ancora in uso, sia lapidi dell’Ottocento e alcune ancor più antiche. Su molte sono incisi gli stemmi delle famiglie con epigrafi talvolta in forma di lunghi componimenti in versi.

PARCO DEL LOTO

A pochi passi dal centro storico, in una zona particolarmente tranquilla in un’area prima utilizzata come cava di argilla, sorge questo magnifico parco, che prende il nome dal fiore di loto, che d’estate, luglio-agosto, copre quasi l’intera superficie dello specchio d’acqua, creando un’atmosfera magica ed esotica. Nel parco, dove si trovano stagni, prati e un piccolo bosco, si possono ammirare anche varie specie di farfalle, vari tipi di uccelli, tra cui l’airone, il pettirosso, il cardellino, il picchio, il merlo e diverse specie acquatiche. Per gli amanti del birdwatching, la visita a questo parco è irrinunciabile.

Il parco si trova accanto al Canale dei Mulini, antico fonte della città, lungo cui si snoda una pista ciclabile, grazie a cui fare un tuffo nel passato, tra costruzioni e impianti idraulici di rilevanza storica e culturale. Tra la campagna fatta di viti, frutteti e campi si può ammirare il paesaggio con tutta calma, facendo magari qualche sosta in una trattoria, visitando chiese e vecchi mulini.

MUSEO PERMANENTE DELLA MODA

All’interno del negozio A.N.G.E.L.O Vintage Palace è stato allestito questo originale museo, con oltre 150.000 capi e accessori del periodo tra fine Ottocento e inizio 2000. L’archivio è stato spesso fonte per stilisti italiani e stranieri così come da produttori musicali, cinematografici e televisivi. Spesso il negozio ospita mostre temporanee sulla moda.

https://www.bassaromagnamia.it/poitofintrests/museo-permanente-della-moda/

 

Storia

Le prime tracce della presenza di un villaggio sembrano risalire al V millennio a.C., a cui seguono insediamenti dei Celti e dei Romani. La prima citazione di Lugo ufficiale è però del 782 d.C., in una corrispondenza tra Papa Adriano e Carlo Magno, dove si nomina “fondo Cento”, vale a dire l’area oggi attraversata da Via Cento. Nel 1124 compare invece in un documento il nome “Villa Lugi” da cui deriva l’attuale Lugo.  Secondo altri il nome avrebbe invece origine dal latino lucus, bosco religioso o sacro.

Tra il XIV e il XV secolo si alternano nel possesso la Chiesa e vari casati, tra cui i Polentani di Ravenna, i Pepoli di Bologna, i Visconti di Milano e gli Este. Questi ultimi fanno restaurare e ampliare la Rocca, facendo di Lugo il centro dei propri possedimenti in Romagna. Estinti gli Este, Lugo torno allo Stato Pontificio. Sarà un’epoca di grande sviluppo economico e urbanistico della città, durante cui Lugo diviene il maggiore centro amministrativo e mercantile della cosiddetta Romagna Estense.

Nel XVIII secolo sorge il Pavaglione, voluto dal ceto mercantile, come luogo di commercio e sede del mercato settimanale e della fiera biennale. La grande tenacia dei lughesi troverà espressione in occasione dell’invasione napoleonica con la rivolta del 1796 e la richiesta di adottare il tricolore, fino al plebiscito per l’annessione al Regno di Sardegna, quindi al Regno di Italia.

Nel corso della Prima Guerra Mondiale Lugo diventa celebre per aver dato i natali a Francesco Baracca, eroe dell’aviazione italiana, e per la stregua lotta partigiana durante il secondo conflitto mondiale, che gli è valsa la Medaglia di Bronzo al Valor Militare e la decorazione al Valor Militare per la Guerra di Liberazione.

Lugo è sempre stata un centro di particolare importanza, tanto da essere citata nell’Orlando Furioso o nelle Istorie Fiorentine di Macchiavelli. Non a caso è considerata la città del commercio e delle fiere; il mercato settimanale che si svolge nel Pavaglione è uno dei più grandi in Italia. Una curiosità: il termine “bancarotta” nasce proprio qui a Lugo, e stava a indicare il fatto che, se non veniva pagato un debito da parte di un commerciante alla banca, questa ne faceva sfasciare il banco di vendita da alcuni emissari. A Lugo nasce inoltre Charles Ponzi, ideatore dello schema piramidale che porta il suo nome e che spesso indica uno stratagemma per compiere truffe finanziarie.

Credits: TOGOLOCO

Info Utili

PARCHEGGIO

Parcheggio a pagamento all’ingresso del paese

AREA SOSTA CAMPER

Via Piratello – carico e scarico

DURATA MEDIA DELLA VISITA

Mezza giornata

PET-FRIENDLY

CONTATTI

PROLOCO

Piazza Trisi, 31

T: 0545 22567

https://www.prolocolugo.org/

 

Nei dintorni

Curiosità

FRANCESCO BARACCA

Lo sapevi che è il pilota di aerei più celebre d’Italia? Magari no; scopri dunque la sua storia!

Francesco nasce a Lugo di Romagna nel 1888, figlio di un proprietario terriero, Enrico, e della contessa Paolina Biancoli. Nel 1907 entra all’Accademia militare di Modena, frequentando il corso dell’Arma di Cavalleria e diplomandosi nel 1909. Assegnato a Roma, avrà il ruolo di comandante e di istruttore e parteciperà a vari concorsi ippici ottenendo buoni risultati

Dopo aver assistito a un’esercitazione aerea, si appassiona di volo e nel 1912 fa domanda per il brevetto di pilota. Si formerà in Francia, quindi in Italia, dove nel 1913 volerà su Lugo, celebrato dai suoi concittadini. Grazie al suo impegno e al suo talento otterrà il primo posto nella lista dei piloti scelti per addestrarsi in Francia, quando l’Italia entra in guerra nel 1915. Sarà proprio Francesco a essere il primo pilota italiano ad abbattere un aereo nemico, dando inoltre prova delle sue qualità umane, rendendo onore agli sconfitti e mostrando loro rispetto.

Nel 1917 ebbe un’idea: apporre sulla fusoliera dei propri velivoli un cavallo impennato, simbolo del Reggimento a cui apparteneva o forse insegna dell’ultimo velivolo nemico che aveva abbattuto…volete scoprire il seguito della storia? Il Museo ve la svelerà!

Nel 1916 sarà a capo della cosiddetta Squadriglia degli Assi, un gruppo di valenti e abili piloti, che adotteranno come simbolo il grifo, l’attuale stemma dell’Aeronautica Italiana. Dopo la sua trentesima vittoria nei combattimenti aerei contro i nemici, gli verrà conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare, a La Scala di Milano.

Ottenuta la sua 34a vittoria, il 19 giugno del 1918 il suo aereo, uno Spad VII viene abbattuto da un aereo austro-ungarico nei pressi di Treviso, nella cosiddetta “Battaglia del Solstizio”, perdendo la vita. Fu Gabriele d’Annunzio a pronunciarne l’elogio funebre, ascoltabile presso il Museo.

IL CAVALLINO RAMPANTE DELLA FERRARI

Il famoso emblema iconico della Ferrari lo si deve proprio a Francesco Baracca che, per primo, lo utilizzò seppur in altra forma sui propri velivoli quale omaggio al suo ex reggimento della Cavalleria. Sarà proprio la madre di Francesco, la Contessa Baracca a donare l’utilizzo del cavallino a Enzo Ferrari, amico di famiglia, in occasione del loro incontro dopo la vittoria di Ferrari nel 1923 del “Circuito Automobilistico del Savio”. Apposto la prima volta nel 1932 in occasione di una gara in Belgio, diverrà il simbolo ufficiale della Ferrari nel 1947.

Fai un viaggio alla scoperta del ricco patrimonio artistico e culturale, della storia, dei personaggi illustri e dei luoghi che rendono unica l’Emilia-Romagna.

Ritrova il contatto con Madre Natura, immergendoti in luoghi incontaminati e scoprendo il piacere di un turismo lento e sostenibile.

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