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Salsomaggiore Terme (PR)

Fascino senza tempo

Salsomaggiore Terme (PR)

 

Un viaggio a ritroso nel tempo, alla scoperta del fascino e della sontuosità di una delle località termali, all’epoca, più raffinate e rinomate d’Europa. Un luogo suggestivo, da godere in tutto relax e da scoprire seguendo percorsi tematici.

Salsomaggiore Terme, in provincia di Parma, è una cittadina immersa nel verde delle colline, luogo ideale per ritagliarsi momenti di relax dedicandosi al proprio benessere. Una sosta alle terme, una visita al suo elegante centro storico in stile Liberty e Déco o un’escursione in bici o a piedi nella natura circostante sapranno regalare piacevoli emozioni. Grazie alla ricca proposta di eventi, tante sono inoltre le occasioni per scoprire questa vivace e raffinata cittadina e i suoi prelibati prodotti enogastronomici: dalla focaccia dolce, ai biscotti “brutti ma buoni” e al liquore Camomillina.

Salsomaggiore Terme (PR)

Fascino senza tempo

Salsomaggiore Terme (PR)

 

Un viaggio a ritroso nel tempo, alla scoperta del fascino e della sontuosità di una delle località termali, all’epoca, più raffinate e rinomate d’Europa. Un luogo suggestivo, da godere in tutto relax e da scoprire seguendo percorsi tematici.

Salsomaggiore Terme, in provincia di Parma, è una cittadina immersa nel verde delle colline, luogo ideale per ritagliarsi momenti di relax dedicandosi al proprio benessere. Una sosta alle terme, una visita al suo elegante centro storico in stile Liberty e Déco o un’escursione in bici o a piedi nella natura circostante sapranno regalare piacevoli emozioni. Grazie alla ricca proposta di eventi, tante sono inoltre le occasioni per scoprire questa vivace e raffinata cittadina e i suoi prelibati prodotti enogastronomici: dalla focaccia dolce, ai biscotti “brutti ma buoni” e al liquore Camomillina.

Scopri & Vivi

COSA VEDERE A SALSOMAGGIORE

PERCORSO LIBERTY

TERME BERZIERI

Poste nel cuore di Salsomaggiore Terme, le sontuose Terme Berzieri sono il simbolo della cittadina e attirano subito il visitatore per la loro imponenza, il loro fasto e le decorazioni riecheggianti la cultura orientale. Il progetto è opera di due architetti toscani, Ugo Giusti e Giulio Bernardini, e del pittore e decoratore fiorentino Galileo Chini, noto per aver partecipato alla realizzazione del trono del re della Thailandia.

 Il palazzo che realizzano coniuga in una perfetta sintesi lo stile classico, neogotico e orientale. La possente facciata è arricchita da gruppi di tre odalische, leoni, draghi e gufi, torri e colonne. L’interno presenta un magnifico scalone che conduce al primo piano, dove si può ammirare il dittico di Chini, raffigurante l’autunno e la primavera, il periodo più indicato per le cure termali. Nella controfacciata si trova il “Trittico d’Igea”, opera del pittore lombardo Giuseppe Moroni, dedicato all’acqua e alla salute.

GABBIA DEL POZZO SCOTTI

Situata di fronte al palazzo termale, la gabbia del pozzo Scotti è un esempio significativo dello stile Liberty di Salsomaggiore. Costruita per coprire un vecchio pozzo artesiano nel 1912, poggia su una base in cemento e ha un’intelaiatura in ferro battuto, con rami e foglie.

PIAZZA BERZIERI

Benché non abbia nella sua configurazione elementi in stile Liberty, questa piazza si inserisce armonosiamente nel tessuto urbano della cittadina. Riprogettata di recente dall’architetto Emilio Faroldi, ritrova la sua identità spaziale e al contempo valorizza la singolarità del palazzo termale. Il suo minimalismo si integra a materiali in pietra brasiliani, con colori disomogenei e figure fossili. Lo specchio d’acqua, a forma di pianoforte a coda, sottolinea sia il ruolo centrale delle terme sia la presenza di un torrente al di sotto della piazza. Due sono le opere dello scultore Giorgio Milani, una accolta nella fontana, con cui unisce l’occidente con l’oriente, e l’altra, sulla pavimentazione, che raggruppa frasi legate a Salsomaggiore, con al centro la Salamandra, simbolo della Città.

PALAZZINA WAROWLAND

Posta in Largo Roma, deve il suo nome alla galleria d’arte omonima di Milano, che qui a Salsomaggiore aveva aperto una sede secondaria. Opera dell’architetto Orsino Bongi e inaugurata nel 1914, vanta elementi strutturali ispirati al neomedievalismo lombardo. Tra questi l’utilizzo del ferro battuto, le decorazioni, gli stemmi, l’intonaco graffito e l’impiego del legno. Un edificio unico con all’interno un piccolo giardinetto e che oggi ospita l’Ufficio Turistico.

PALAZZO DEI CONGRESSI

Percorrendo Viale Romagnosi, fino alla rotatoria, si potrà ammirare un altro edificio emblematico di Salsomaggiore Terme, il Palazzo dei Congressi, inaugurato nel 1901 come albergo di lusso, il Grand Hotel des Termes, la cui gestione viene affidata a due noti imprenditori alberghieri, Cesare Ritz e il barone Pfiffer. Progettato dall’architetto Luigi Broggi, gli elementi Liberty, come le decorazioni nella ringhiera e nella pensilina in ferro, sono opera di due artisti lombardi, Gottardo Valentini e Alessandro Mazzucotelli.

Negli anni successivi il palazzo fu oggetto di vari interventi per adeguarlo alle esigenze della clientela di prestigio, come il Duca degli Abruzzi, il re Costantino di Grecia, i famigliari dello Zar e le Regina Margherita. Le opere furono affidati a Giusti e Chini, autori delle terme Berzieri, i quali realizzarono un nuovo corpo con loggiato, affacciato sul giardino, con due nuove sale, il Salone Moresco e la Taverna Rossa. Qui venivano ospitati feste e danze dei nobili europei. Lo stile Liberty si evidenzia anche nella sala da pranzo, la Sala delle Cariatidi, con statue femminili, emblema di salute e bellezza.

SCALINATA BERARDINELLI

Vicina al Palazzo dei Congressi, è la parte finale della visione prospettica di Viale Romagnosi, dietro cui si affaccia Villa Berardinelli, edificio Liberty che nel 1911 fu sede del Casinò. È caratterizzata da elementi in granito, vialetti, alberi e aiuole ornate di fiori.

Lo stile Liberty accomuna molti edifici di Salsomaggiore, che siano alberghi o case private. Recinti, cancellate, balconi, decorazioni o insegne si ispirano a questo stile e ai suoi temi della natura, dialogando in perfetta armonia con i giardini e le aiuole della cittadina.

PERCORSO ARTE E NATURA

MONUMENTO A GIAN DOMENICO ROMAGNOSI

Lungo l’omonimo viale, Gian Domenico Romagnosi, nato a Salsomaggiore nel 1761, filosofo, magistrato e patriota, è ritratto in una statua attorniata da aiuole, iniziata dallo scultore Cristoforo Marzaroli e ultimata dal suo allievo Guglielmo Cornish. Quest’ultimo ha realizzato anche il bassorilievo posto nella parte posteriore del basamento, in cui è raffigurato Marzaroli.

LA NOSTALGIA

In Largo Roma si può ammirare quest’opera, realizzata anch’essa da Cristofori Marzaroli, negli anni 1864-65, che ritrae una giovane donna dallo sguardo malinconico e struggente. La presentazione di questa statua, denominata “La Nostalgia”, sia all’Esposizione di Firenze sia all’Esposizione Universale di Parigi è stata un successo. In occasione del Primo Congresso Artistico, a livello nazionale, svoltosi a Parma nel 1870 ha anche ottenuto la medaglia d’oro.

PARCO CORAZZA E LA STREGA

A fianco di Viale Romagnosi si entra nel Parco Corazza, dove un tempo si stendevano i teli dello stabilimento termale Dalla Rosa, che oggi non esiste più. Oggi è un’ampia area verde, ristrutturata nel 2007, in cui si può ammirare la statua “La Strega”, un’altra opera di Cristoforo Marzaroli. Ritrae una vecchia signora seduta, forse una maga, in base ad alcuni elementi presenti: una bacchetta e un libero, il rospo e la serpe.

PARCO MAZZINI

Imboccando il Lungoparco Mazzini, si giunge all’omonimo parco, situato dietro le Terme Zoja, anche detto “Parco Regina Margherita”, in omaggio a Margherita di Savoia, che era solita venire a Salsomaggiore Terme. Ideato dall’architetto Giuseppe Roda nel 1912, il parco è un tipico giardino all’italiana, con viali e aiuole, bossi, le cui linee richiamano lo stile Liberty. Non mancano elementi orientali, come una pagoda e il laghetto, che danno vita a uno spazio meditativo. Il centro del parco ospita il busto di Giuseppe Mazzini, mentre in altre aree sono presenti altre statue classiche. Qui si trovano anche un minigolf, il bocciodromo e un parco giochi.

TERME LUIGI ZOJA

Ideate da Franco Albini e Franca Helg, le terme Zoja sono state inaugurate nel 1971. La struttura si articola su sei piani attorno a un nucleo principale, nel quale si trova una scenografica scala elicoidale.

STAZIONE FERROVIARIA

Percorrendo Viale Indipendenza, si raggiunge la Stazione Ferroviaria, ideata dall’ingegnere Cervi e inaugurata nel 1937. Traendo ispirazione dalla stazione di Milano, la struttura presenta ampie vetrate e una facciata in bianco e rosa. L’interno, in stile déco, ospita una fontana all’accesso dei binari, riprendendo il tema dell’acqua come filo conduttore. Oggi ha qui sede la Polizia Municipale.

PERCORSO STORIA E MEMORIA

MONUMENTO AI CADUTI DELLA GRANDE GUERRA

In Via Bacchelli sorge questo monumento bronzeo realizzato dallo scultore Alberto Bazzoni e dedicato ai Caduti del primo conflitto mondiale. Tre soldati sono posti ai lati del basamento, sul quale si trova il Fante Glorioso nel gesto di lanciare una bomba.

“GIARDINO DELLA MEMORIA KZ DORA-BUCHENWALD”

In Via Pascoli è stato posto questo monumento in memoria dei deportati della Seconda Guerra Mondiale. L’opera dell’artista locale Aldo Menoni, raffigura la sofferenza e il dramma che accomuna tutti coloro che sono stati rinchiusi e uccisi nei campi di concentramento.

MONUMENTO ALLE “PENNE MOZZE D’ITALIA”

Nel 1983 è stata inaugurata in Piazzale Giustizia questa statua, anch’essa opera di Aldo Menoni, in ricordo degli 83 alpini deceduti durante il secondo conflitto mondiale. La famosa penna del cappello degli alpini è sorretta da un cannone fuori uso.

MONUMENTO ALLA RESISTENZA

In Largo Bazzoni sorge quest’opera dedicata ai partigiani morti durante la Seconda Guerra Mondiale. Realizzata da Louis Molinari nel 2004, raffigura i quattro elementi: la Terra, il Cielo, l’Acqua e il Fuoco, attraverso tre colombe bianche svettanti al cielo.

TEMPIETTO GRANDE GUERRA

Nella Galleria Warowland si erge questa opera muraria in memoria dei caduti del primo conflitto mondiale. Ideata dall’architetto Orsino Broggi, è composta da una statua con a lato i nomi dei periti. Nella parte alta sono riprodotti i tipici elementi di celebrazione dei caduti.

Storia

Nella Pianura Padana, coperta quasi un milione di anni fa dal mare e generatasi da depositi alluvionali, l’acqua aveva un alto tenore di minerali, come lo iodio, il bromo, lo zolfo e il calcio. Solo però nel II secolo a.C. i Galli Gelati iniziarono a sfruttarne le virtù per ottenere un bene molto apprezzato, il sale. Nel villaggio minerario di Salso Maiore, fino ad allora sconosciuto, si comincia a trattare l’acqua tramite lunghe operazioni di bollitura. Questa attività viene in seguito proseguita dai Romani, della cui presenza si hanno diverse testimonianze archeologiche nelle colline circostanti.

Il sale diviene quindi una fonte di guadagno e di prestigio, oggetto di contrasti tra Guelfi e Ghibellini, inserito nei decreti degli Sforza e del Re di Francia Luigi XII. Saranno quindi i Farnese a dare un impulso decisivo all’attività di estrazione del sale, potenziando lo sfruttamento dei pozzi, utilizzando impianti idraulici, azionati da ergastolani, e un sofisticato sistema di trasporto dell’acqua tramite un acquedotto.  Dal 1731, però, con i Borbone a capo del ducato parmense, si assiste a un passaggio delicato dell’economia di Salsomaggiore, poiché l’importazione di sale marino causa l’abbandono degli impianti produttivi di Salsomaggiore.

L’origine della stazione termale si deve però all’intuizione del medico condotto Lorenzo Berzieri (1806-1888), che utilizzò le acque termali in via sperimentale per curare una bambina affetta da una patologia infiammatoria al piede. Negli anni a seguire Berzieri viene nominato Direttore Medico delle Terme di Tabiano, mentre i suoi studi sugli effetti benefici delle acque di Salsomaggiore vengono portati avanti dal Dottor Giovanni Valentini (1816-1886), che destinò la propria residenza a casa di cura.

Nel 1847, Maria Luigia d’Austria, stabilisce per decreto la nascita del primo stabilimento termale, attorno al quale, negli anni successivi, vengono costruiti i primi grandi alberghi, come il Grand Hotel des Termes. Tra i frequentatori si citano la Regina Madre, il Duca degli Abruzzi, l’Infante di Spagna così come star del cinema, industriali e nobili europei.

Nel 1923 si inaugurano le sontuose terme Berzieri in stile Liberty-déco. Uno sconosciuto “borgo del sale” si trasforma in una delle “Villes d’Eaux” tra le più rinomate e raffinate d’Europa.

Credits: TOGOLOCO

Info Utili

AREA SOSTA CAMPER

Via Gramsci (di fianco alla Stazione Ferroviaria). Sosta gratuita temporanea con 20 stalli. Area illuminata, acqua potabile, rifornimento e scarico acque nere.

DURATA MEDIA DELLA VISITA

Mezza giornata

ACCESSIBILITÀ

Sì, la maggioranza dei luoghi di interesse sono all’aperto.

PET-FRIENDLY

ALTRE INFO

Possibilità di visite guidate contattando l’Ufficio Turistico

CONTATTI

Galleria Warowland, Piazza Berzieri

T: 0524 580211

E: info@portalesalsomaggiore.it

https://visitsalsomaggiore.it/it/

 

In evidenza

EVENTI

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https://visitsalsomaggiore.it/it/news-events/

 

Nei dintorni

GIARDINO BOTANICO GAVINELL (Salsomaggiore Terme)

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TEMPIO ZEN SOTO SHOBOZAN FUDENJI (Bargone – a 5 km)

Tra Salsomaggiore Terme e Tabiano sorge questo Tempio Buddhista Zen, istituito nel 1984. Qui vive una comunità religiosa che pratica le regole dei monasteri Zen e riceve praticanti di tutto il mondo. Tra le attività svolte la Meditazione Seduta o In cammino, Massaggi Zen o Incontri con il Maestro.  Su richiesta è possibile effettuare una visita guidata. (T 0524 565667)

SENTIERO RIO GARDELLO

Una piacevole passeggiata in mezzo alla natura che parte dalle Saline farnesiane di Salsominore, il solo impianto seicentesco che si è conservato dell’intero sistema produttivo del sale. Da qui si passa per il podere La Maestà fino a raggiungere il centro museale MUMAB. Il sentiero si snoda attraverso la folta e verdeggiante natura del Parco dello Stirone e del Piacenziano, dove, tra le tante specie vegetali, potrai ammirare querce, salici, pioppi, bucaneve, primule e orchidee selvatiche. Potrai anche incontrare talpe, lepri, fagiani, ricci, civette e tanti altri volatili. Anche se non è documentato, si ipotizza che il Rio Gardello fosse una delle antiche strade di trasporto del sale, utilizzate dai romani.

Curiosità

LA SALAMANDRA

Raffigurata verde in mezzo alle fiamme sulle armi di Salsomaggiore e sullo stemma comunale, la “Salamandra” è il simbolo della città. Nel Medioevo le si attribuivano straordinarie capacità: nel fuoco non bruciava, anzi lo spegneva. Non solo, è anche l’emblema della salute spirituale, della tenacia, della resistenza al sale, per cui simbolo ideale anche di una località termale.

Fai un viaggio alla scoperta del ricco patrimonio artistico e culturale, della storia, dei personaggi illustri e dei luoghi che rendono unica l’Emilia-Romagna.

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