Fortezza di Castrocaro (FC)
Un castello unico nel suo genere
Castrocaro (FC)
Comune di Castrocaro (FC), a 14 km da Forlì, a 33 km da Cesena, a 41 km da Ravenna.
Da marzo a novembre, il sabato 15-19, la domenica e festivi 10-13/15-19. Da giugno a settembre chiusura pomeridiana posticipata di 1 ora.
Entra nel cuore della Romagna, in uno dei castelli più antichi d’Italia. Scopri la Fortezza di Castrocaro, facendo un viaggio nella storia e nella cultura di una cittadina che non è solo sinonimo di terme.
Tutt’uno con la rupe su cui sorge, la Fortezza di Castrocaro, visibile già in lontananza, è un dialogo perfetto tra la sua possente struttura e l’ambiente naturale che la circonda. Tra i più significativi esempi di architettura medievale fortificata, svetta verso il cielo con particolare eleganza e bellezza. Unica nel suo genere, domina dall’alto la cittadina di Castrocaro regalando un magnifico panorama sui monti, sulle città e sul mare. Il Museo storico e archeologico, gli Arsenali Medicei e l’Enoteca ne impreziosiscono la visita, arricchita tra l’altro dal racconto di misteri e antiche leggende.
Comune di Castrocaro (FC), a 14 km da Forlì, a 33 km da Cesena, a 41 km da Ravenna.
Da marzo a novembre, il sabato 15-19, la domenica e festivi 10-13/15-19. Da giugno a settembre chiusura pomeridiana posticipata di 1 ora.
Entra nel cuore della Romagna, in uno dei castelli più antichi d’Italia. Scopri la Fortezza di Castrocaro, facendo un viaggio nella storia e nella cultura di una cittadina che non è solo sinonimo di terme.
Tutt’uno con la rupe su cui sorge, la Fortezza di Castrocaro, visibile già in lontananza, è un dialogo perfetto tra la sua possente struttura e l’ambiente naturale che la circonda. Tra i più significativi esempi di architettura medievale fortificata, svetta verso il cielo con particolare eleganza e bellezza. Unica nel suo genere, domina dall’alto la cittadina di Castrocaro regalando un magnifico panorama sui monti, sulle città e sul mare. Il Museo storico e archeologico, gli Arsenali Medicei e l’Enoteca ne impreziosiscono la visita, arricchita tra l’altro dal racconto di misteri e antiche leggende.
Scopri & Vivi
LA VISITA
La Fortezza di Castrocaro è costituita da tre diverse opere architettoniche e difensive: il Girone, la Rocca e gli Arsenali Medicei. Il Girone è la parte più antica, dominata dal Mastio, la maestosa torre a pianta pentagonale di 32 m risalente al 961 d.C. La Rocca, con il tipico ponte levatoio, è l’ampliamento due-trecentesco del Girone, nella quale è contenuto il Palazzo del Castellano, in cui oggi trovano sede l’Enoteca dei Vini Pregiati locali e il Museo Storico-archeologico, con armi, dipinti, suppellettili del Medioevo e del Rinascimento. Gli Arsenali Medicei, anche denominati “cannoniere”, caratterizzati dall’imponente muraglia in cotto, costituiscono un’importante innovazione nell’ambito dell’architettura fortificata medievale.
MUSEO STORICO E ARCHEOLOGICO
Situato al piano terra nel Palazzo del Castellano duecentesco, l’antica domus, si compone di cinque sezioni in cui sono esposti reperti dei vari periodi vissuti dalla rocca in sequenza cronologica. L’esposizione permanente s’intitola “L’aquila, le chiavi, il giglio” e ripercorre la storia millenaria della fortezza con monili, armi, dipinti, monete, medaglie, arredi e suppellettili.
GLI ARSENALI MEDICEI
Anche denominati “cannoniere”, sono stati ideati da architetti fiorentini, sperimentando metodi innovativi per adattare le varie strutture del castello all’utilizzo di artiglierie sempre più potenti. Caratterizzati all’esterno da una grande muraglia in cotto, sono all’interno composti da tre scenografici ambienti (Sala delle dodici querce, Sala della rocca, Sala della fonte) di oltre 12 metri di altezza, in uno dei quali è presente un ampio camino scenografico che utilizza il cosiddetto “effetto Venturi”.
ENOTECA DEI VINI PREGIATI LOCALI
Grazie alla Proloco è stato allestito questo spazio di promozione e valorizzazione, con possibilità di degustazione, delle eccellenze locali, in particolari i vini tipici romagnoli, come il Sangiovese, il Trebbiano e l’Albana.
La visita comprende anche la parte esterna, in cui si trova la corte interna, cuore della rocca, dove oggi si svolgono eventi musicali, teatrali e rievocazioni storiche. All’interno della corte è presente un ulivo secolare unico in Italia del XVII secolo e la Chiesa di Santa Barbara, un incantevole tempietto sacro. Vi sono inoltre la Torre delle Segrete e dei Tormenti, da cui ammirare un magnifico panorama dall’alto dei suoi 37 metri sulla valle dell’Acquacheta e una scala misteriosa elicoidale di 102 gradini da cui si giunge nella Sala dei Tormenti, dove venivano praticate le torture.
Storia
È al 3 dicembre 961 che risale il primo documento sull’insediamento fortificato, su un’antica scogliera, dal nome “castro aukario”, quando il re sassone Ottone vi fu ospitato. Nel 1118 si hanno le prime notizie sui conti che abitavano la Rocca, la famiglia del Conte Bonifacio, feudatario importante dell’imperatore di Germania e re d’Italia. Grazie a loro, la struttura esistente diviene una rocca solida, acquisendo un ruolo strategico rilevante, tanto da ospitare nel 1160 e nel 1164 l’imperatore Federico Barbarossa.
Reclamata più volte invano dal Papato per la sua rilevanza strategica, nel 1120 l’imperatore Federico II riconferma il feudo al Conte Bonifacio ma, alla morte di Federico, i conti sono costretti nel 1282 a cedere il castello alla Chiesa, che lo trasformerà nella sede di un tribunale e in un presidio militare. Nel 1403, dopo essere stata annessa alla Repubblica di Firenze, sarà il capoluogo della cosiddetta Romagna fiorentina.
La Fortezza di Castrocaro vivrà in seguito un periodo di abbandono a seguito dell’edificazione, nella seconda metà del Cinquecento, di Terra del Sole. Nel 1782 verrà venduta a privati, quindi nel 1923 verrà acquistata dal Comune che avvierà dei lavori di ripristino e restauro che si protrarranno dal 1982 al 2000, anno di apertura al pubblico per la prima volta.
Il fatto che per secoli non sia stata utilizzata neppure per scopi abitativi, ha preservato la Fortezza da invasivi interventi strutturali che hanno interessato tanti castelli italiani, trasformandoli secondo le varie esigenze dei proprietari e i gusti dell’epoca. La Fortezza di Castrocaro, pertanto unica nel suo genere e tra i castelli meglio conservati del territorio, ha un grande valore architettonico, valorizzato dalla Proloco di Castrocaro che la gestisce.
Info Utili
PARCHEGGIO
A fianco della fortezza, gratuito
AREA SOSTA CAMPER
Via Biondina, 88 – Libero con servizi a pagamento con gettone
BIGLIETTO
Intero 5 €, ridotto 4 € (gratuito fino a 10 anni, 4 € fino a 14 anni e over 65)
VISITA
La Proloco organizza a pagamento visite guidate e percorsi tematici in italiano e in inglese.
DURATA DELLA VISITA
Circa 1 h-1,5 h
ORARI
Da marzo a novembre, il sabato 15-19, la domenica e festivi 10-13/15-19. Da giugno a settembre chiusura pomeridiana posticipata di 1 ora.
ACCESSIBILITÀ
No
PET-FRIENDLY
Sì
CONTATTI
Proloco Castrocaro T: 0543-769541
https://www.proloco-castrocaro.it/
Nei dintorni
CASTROCARO
FAENZA
TERRA DEL SOLE (a 2 km)
RUPE DEI COZZI (a 2 km)
In meno di due ore, partendo dal centro storico di Castrocaro attraverso vigneti, si può percorrere un magnifico giro panoramico inoltrandosi nell’incantata valle del Rio Cozzi sino a raggiungere l’omonima rupe. Si tratta di un affioramento di roccia carsica, anche detta “sasso spungone”, ossia una scogliera marittima antichissima di dieci milioni di anni fa, ricca di fossili marini di pregio geologico.
LA “VIA DEL SANTO”
Si tratta di un percorso che conduce all’Eremo di Montepaolo, a 14 km da Castrocaro, il santuario antoniano più importante dell’Emilia-Romagna. Proprio qui Sant’Antonio dimorò per la prima volta in Italia tra il 1221 e il 1222. Immerso nella natura, spesso regala la vista di caprioli, scoiattoli e leprotti. Dall’Eremo, attraverso il “Sentiero della Speranza”, si può raggiungere una grotta in cui il Santo era solito ritirarsi in preghiera. Nelle vicinanze è inoltre presente un percorso con mosaici che ricordano le fasi principali della vita di Sant’Antonio.
Sulla “Via del Santo” si può inoltre godere una magnifica vista sugli azzurri Calanchi di Montepagliaio, un fenomeno derivante dall’erosione dovuta alla caduta dell’acqua che evoca una sorta di paesaggio lunare di grande valore naturalistico.
Curiosità
LEGGENDE & STORIE DI FANTASMI
MARGHERITA: AMORE E MORTE
Siamo nel Duecento. I conti di Castrocaro e i conti di Forlì sono due famiglie divise da sanguinose lotte, a cui Papa Innocenzo IV vuole porre fine autorizzando il matrimonio tra due cugini delle famiglie opposte: Margherita dei Conti e Guidone dei Calboli. Malgrado il deciso rifiuto di Margherita, innamorata di un altro, le nozze vengono fissate. Profondamente sofferente, in una sera buia e ventosa, la giovane si getta nel vuoto dalla torre più alta. Si dice che ancora oggi si senta il suo pianto d’amore.
POZZO “A RASOI” DI CATERINA SFORZA
Secondo la leggenda, nel Girone, la parte alta della fortezza, è presente un cosiddetto pozzo-trappola in cui, si narra, che Caterina Sforza, contessa di Forlì e di Imola, faceva cadere i suoi scomodi amanti. Oggi il pozzo, di circa 55 metri, è pieno di macerie. Che cosa custodisca davvero nel proprio fondo rimane un mistero.
GIOVANNI IL FUOCHISTA
È il periodo in cui il castello è un presidio militare, che vede l’alternarsi al comando della guarnigione diversi castellani fiorentini. Nel 1554 appartiene alla guarnigione Giovanni, con funzione di fuochista, ossia tenere acceso il fuoco giorno e notte. Trovato spento una mattina, Giovanni viene recluso incatenato per quattro settimane in fondo alla torre, nelle segrete, al buio. Dopo sei giorni in cui gli si portavano acqua e pane, il Castellano Cecchi all’improvviso muore e viene sostituito. Il nuovo castellano non viene però avvisato della presenza di Giovanni nelle segrete, che verrà ritrovato solo sei mesi dopo. Sembra che ancora oggi, certe notti, si sentano le sue invocazioni.
E per altre suggestive storie visitate la Fortezza!