Borgo di Pennabilli (RN)
Il borgo in cui si respira poesia
Pennabilli (RN)
Raggiungibile in auto o con mezzi pubblici.
MEZZI PUBBLICI
Autobus 160 linea Start Romagna Rimini-Novafeltria. Da qui linea 161 per Pennabilli, oppure linee 100 e 101 del Consorzio Valmabus (ditte Lunadei o Antonelli).
L’atmosfera poetica e spirituale creata dal poeta romagnolo Tonino Guerra rende Pennabilli un luogo in cui liberare la propria fantasia, in una dimensione parallela, entrando a contatto con il proprio spirito – la propria anima.
Bandiera arancione del Touring Club Italiano, Pennabilli è uno dei “Borghi più belli d’Italia”. Nel cuore del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello, è immerso nel Montefeltro, il paesaggio collinare che fa da sfondo ai capolavori di Leonardo da Vinci e Piero della Francesca. Passeggiando per le sue vie s’incontrano alcuni di quelli che Tonino Guerra ha battezzato i “Luoghi dell’anima”: spazi pregni di significati e messaggi, che esortano a meditare e a riflettere, a contatto con se stessi e con l’universo che ci circonda.
“È bello se puoi arrivare in un posto dove trovi te stesso”
(Tonino Guerra)
Raggiungibile in auto o con mezzi pubblici.
MEZZI PUBBLICI
Autobus 160 linea Start Romagna Rimini-Novafeltria. Da qui linea 161 per Pennabilli, oppure linee 100 e 101 del Consorzio Valmabus (ditte Lunadei o Antonelli).
L’atmosfera poetica e spirituale creata dal poeta romagnolo Tonino Guerra rende Pennabilli un luogo in cui liberare la propria fantasia, in una dimensione parallela, entrando a contatto con il proprio spirito – la propria anima.
Bandiera arancione del Touring Club Italiano, Pennabilli è uno dei “Borghi più belli d’Italia”. Nel cuore del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello, è immerso nel Montefeltro, il paesaggio collinare che fa da sfondo ai capolavori di Leonardo da Vinci e Piero della Francesca. Passeggiando per le sue vie s’incontrano alcuni di quelli che Tonino Guerra ha battezzato i “Luoghi dell’anima”: spazi pregni di significati e messaggi, che esortano a meditare e a riflettere, a contatto con se stessi e con l’universo che ci circonda.
“È bello se puoi arrivare in un posto dove trovi te stesso”
(Tonino Guerra)
Scopri & Vivi
COSA VEDERE A PENNABILLI
I LUOGHI DELL’ANIMA
Si tratta di un cosiddetto museo diffuso, concepito da Tonino Guerra, poeta, pittore, scrittore e non solo, nato a Santarcangelo di Romagna ma vissuto per anni a Pennabilli. Composto da 7 allestimenti, di cui 5 a Pennabilli e 2 nei dintorni, stimola in varie forme il visitatore a entrare a contatto con la propria anima dando libero sfogo alla propria immaginazione:
1° – ORTO DEI FRUTTI DIMENTICATI
Vicino a Piazza Vittorio Emanuele, è la prima opera di Tonino Guerra del 1990, un tempo l’orto dei Frati Missionari del Preziosissimo Sangue. Recuperato e destinato a giardino-museo dei frutti non più coltivati, è un “museo dei sapori” allestito in uno scenario magico. Tra le varie specie ospita alcuni frutti curiosi: l’azzeruolo (piccola mela a grappoli), il biricoccolo (susina blu), il giuggiolo (simile a un’oliva) e il corniolo (ciliegia allungata).
Il giardino conserva inoltre sculture e varie opere sia di Tonino sia di altri artisti. Subito all’ingresso il 2° LUOGO DELL’ANIMA, il Rifugio delle Madonne Abbandonate, una raccolta di immagini ispirate a quelle presenti nelle celle votive agli incroci delle strade. Tonino Guerra immaginava che queste trovassero idealmente rifugio in questo angolo del giardino.
Sono inoltre presenti la fontana in quercia “La voce della foglia”, la Celletta delle Lumache, la porta della “Cappella Tarkovskij”, celebre registra, la Meridiana dell’Incontro (nel pomeriggio l’ombra dei colombi in bronzo assume i profili di Federico Fellini e Giulietta Masina), il Sentiero delle Farfalle, il “Gelso della Pace” (il gelso è l’albero più saggio, simbolo di pazienza, intelligenza e passione), messo a dimora nel 1994 dal Dalai Lama, la Meridiana “umana” che segna l’ora con il proprio corpo, l’antico lavatoio pubblico e l’Arco delle favole per gli occhi dell’Infanzia.
3° – LA STRADA DELLE MERIDIANE
È costituita da sette meridiane, disseminate lungo il centro storico sulle facciate dei palazzi e raffiguranti famose opere pittoriche. Queste riproduzioni scandiscono il tempo in base ai vari metodi di misurazione adottati nelle diverse epoche storiche.
4° – L’ANGELO COI BAFFI
Posto nella ex Chiesetta dei Caduti, è il museo più piccolo del mondo. Contiene infatti un solo quadro, opera del pittore milanese Luigi Poiaghi, ispirato da un racconto di Tonino Guerra sulla storia di un angelo “che non era capace di far niente”.
5° – IL SANTUARIO DEI PENSIERI
Tra i resti di una delle più antiche dimore del borgo, Tonino Guerra ha qui creato un piccolo giardino dedicato alla meditazione in cui sette enigmatiche sculture – “specchi opachi per la mente” – sono in attesa di udire “le tue parole belle e le tue parole brutte”.
E la visita di Pennabilli prosegue con…
PIAZZA VITTORIO EMANUELE II
Secondo quanto si narra è qui che fu sancito il patto di unione tra i due castelli di Penna e Billi, da cui deriva l’attuale comunità, presso la “pietra della pace”, interrata vicino alla “Fontana della Pace”.
PALAZZO DELLA RAGIONE
Edificato sotto la Signoria dei Medici nel XV secolo, era l’antica sede del Governo Cittadino con la sottostante “Loggia dei Mercati”.
DUOMO (CATTEDRALE DI SAN PIO V)
È la cattedrale della Diocesi di San Marino-Montefeltro e in quanto tale la Chiesa più importante di Pennabilli. In stile neoclassico, dalla forma a croce latina, venne fatta edificare nel 1577 dal Vescovo Sormani, quindi ultimata nel 1588. Fu però soggetta a un completo restauro e inaugurata nel 1910. La facciata, in cotto imolese, venne posta nel 1914, in concomitanza con il 50° anniversario della definizione del dogma dell’Immacolata Concezione di Maria.
TEATRO VITTORIA
Risalente al 1920 e ristrutturato nel 2000 fu edificato in memoria della vittoria nella Prima Guerra Mondiale sui resti di Palazzo Fuffi. Incantevole esempio di teatro all’italiana, al suo interno ospita affreschi con allegorie e fiori, una platea a U con un triplice ordine di palchi.
http://www.teatrivalmarecchia.it/pennabilli.asp
SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE GRAZIE
Oggetto di numerosi restauri, conserva un affresco del ‘400 raffigurante la Vergine della Grazie, venerata per la miracolosa lacrimazione del 1489. Ospita un museo con vari oggetti legati alla storia del Santuario.
GUASTO MALATESTIANO (Roccione)
È il punto più alto del Castello malatestiano di Penna, dalla cui cima si gode una splendida e imperdibile vista sulla Valmarecchia, parte dello sfondo della Gioconda di Leonardo.
LA CAMPANA DI LHASA
Installazione posta durante la seconda visita del Dalai Lama a Pennabilli e calco della campana della missione cristiana costituita da Padre Orazio Olivieri in Tibet con tre mulini di preghiera buddista. Farli ruotare significa rivolgere una preghiera al cielo, come il suono della campana.
IL CHORTEN “ORAZIOni per il Tibet”
Simbolo dell’illuminazione e del superamento di ogni ostacolo, è dedicato al Tibet e ai tibetani che, tra il 1707 e il 1745, accolsero benevolmente i Cappuccini marchigiani.
MUSEO MATEUREKA (Museo del Calcolo)
IL MONDO DI TONINO GUERRA
Il Museo, in cui ha sede anche l’associazione Tonino Guerra, si trova nei sotterranei dell’Oratorio trecentesco di Santa Maria della Misericordia e si presenta con un allestimento accogliente, vivace, fantasioso. Non è solo uno spazio museale ma anche luogo di incontro, di discussioni, di lavoro, di studio e di approfondimento.
Qui è esposta l’opera artistica di Tonino Guerra e di altri artisti, composta da dipinti, ceramiche, dai cosiddetti “mobilacci”, ossia mobili originali ideati dal maestro e da artigiani locali, dai “barattoli”, bizzarri contenitori di aria, arricchita da una cineteca, una videoteca con 2000 dvd e una fototeca.
Il Museo rientra in una proposta dell’Associazione sia culturale volta a tutelare l’opera di Tonino Guerra sia turistica tesa alla promozione di un territorio del tutto particolare assolutamente da scoprire.
https://www.associazionetoninoguerra.org/ita/index.php?action=museo
MUSEO DIOCESANO DEL MONTEFELTRO
Sentirsi pellegrini in viaggio dentro a un museo…
Riaperto nel 2010 a Palazzo Bocchi, il Museo Diocesano ospita una quindicina di sale, ognuna delle quali rappresenta l’inizio di una storia che stimola il visitatore a scoprire l’ambiente successivo, alla ricerca di qualcuno o di qualcosa – o di se stessi. Chissà!
Si tratta di una preziosa collezione del patrimonio artistico diocesano del Montefeltro che il vescovo Antonio Bergamaschi, già nel 1962, volle via via tutelare dall’incuria e dai furti nelle varie chiese locali.
L’esposizione, ideata sottoforma di “perenni vivai” come auspicava Giovanni Paolo II, regala l’emozione di una scoperta personale, immersi nella memoria, tra oggetti liturgici, paramenti sacri, suppellettili, reliquari, quadri e sculture. Tra questi anche preziose opere del Cagnacci.
https://museo-diocesano-montefeltro.it/
MUSEO NATURALISTICO
Inaugurato nel 2004 in un ex mattatoio, il museo è anche centro visita del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello, una delle zone più belle d’Italia dal punto di vista naturalistico.
Dalle finalità prevalentemente didattiche, illustra attraverso diorami le principali specie animali del parco. Tra i tanti animali imbalsamati esposti si segnalano un esemplare di pregio di gatto selvatico europeo, raro ritrovamento all’interno del parco nel 2000, e una teca con un lupo appenninico.
Storia
Pennabilli deve il proprio nome all’unione dei due castelli di Penna e Billi, anticamente rivali, posti sulle due alture del borgo, il Roccione e la Rupe. Le sue origini sembrano però risalire già all’epoca etrusco-romana.
Nel 1004, per volere di un discendente della famiglia Carpegna, Gianni della Penna, detto “Malatesta” per la sua veemenza, venne edificato il primo castello, futura culla del rinomato casato dei Malatesta. Fu proprio intorno al Mille che lo sviluppo di roccaforti, impianti difensivi e luoghi sacri diede origine all’incantevole centro storico.
Nel 1350, le due comunità di Penna e Billi scelsero di fondersi, sancendo il patto presso la “pietra della pace”, oggi interrata vicino la fontana della principale piazza del borgo. Il derivante stemma del paese rappresenta infatti un’aquila su due rocche.
Nel XIV secolo, a seguito del passaggio della sede vescovile da San Leo, il borgo di Pennabilli assunse il titolo di “Città”. Ancora oggi è sede della diocesi di San Marino-Montefeltro.
Info Utili
PARCHEGGIO
Gratuito in Piazza Montefeltro; altri posteggi lungo Via Roma e Piazza Vittorio Emanuele II, oppure nella zona adiacente al cinema Gambrinus o al cimitero
AREA SOSTA CAMPER
In Piazza Montefeltro. Possibilità di sosta anche nella zona retrostante il Municipio (no allaccio o scarico).
Per aree attrezzate rivolgersi al “Camping Marecchia” o all'”Agricampeggio La Concia”.
DURATA MEDIA DELLA VISITA
Mezza giornata/1 giornata
ACCESSIBILITÀ
Contattare proloco per informazioni precise
PET-FRIENDLY
Sì
ALTRE INFO
VISITA AI “LUOGHI DELL’ANIMA”
Quasi tutti all’aperto, sono accessibili gratuitamente tutti i giorni dalle 9 alle 19.
CONTATTI
Proloco
Piazza Giuseppe Garibaldi, 1
T: 0541 928659
In evidenza
EVENTI
Processione dei Giudei, Via Crucis storica nella notte del Venerdì Santo.
Mercato verde di Pennabilli, mostra mercato di piante e fiori ogni anno a maggio.
Pennabilli Città Museo, in occasione della Notte Europea dei Musei a maggio.
Artisti in piazza, festival internazionale di arti performative, che si svolge solitamente in 4 giornate a giugno ma che negli ultimi due anni, causa covid, consiste in una serie di spettacoli distribuiti nei mesi di giugno, luglio e agosto.
Pennabilli Antiquariato, mostra mercato di antiquariato che si svolge nel mese di luglio per circa due settimane.
Pennabilli diPinta, degustazione di birre artigianali, street food, arte e musica in tre giornate nei mesi di luglio/agosto.
Un Orti di libri, una serie di appuntamenti letterari e presentazioni di libri.
APpERò, apericena con cestino in più appuntamenti estivi.
Cena in bianco, il flash mob che veste Pennabilli di bianco ad agosto.
Gli antichi frutti d’Italia si incontrano a Pennabilli, mostra mercato, esposizioni, laboratori a settembre.
Pennabilli DJango, festival internazionale di Jazz Manouche a dicembre.
Capodanno in piazza, con musica, accensione del falò e brindisi.
Nei dintorni
PIEVE ROMANICA DI PONTE MESSA (3 km)
Risalente già al 912, la Pieve faceva parte di un insediamento romano, punto strategico della valle, andato però distrutto nel ‘500. Oggetto di numerose ricostruzioni, solo la facciata sembra aver resistito a intemperie, terremoti e guerre. Oggi risplende della sua antica bellezza.
PETRELLA GUIDI (a 7 km)
Un vero e proprio incanto, uno degli angoli più suggestivi della Valmarecchia, la magia di un borgo medievale antichissimo rimasto pressoché intatto, a cui si accede attraverso la porta di ingresso con gli stemmi dei Malatesta, dei Faggiola e della Santa Sede. Sembra un luogo fiabesco, dove regnano il silenzio e la pace, con i suoi edifici in pietra bianca, gli stretti vicoli in ciottolato, dominati dalla Torre del Castello e da diverse chiese.
Qui si potrà godere un panorama spettacolare che spazia dall’Adriatico fino ai Monti Toscani, in cui è stato allestito il terzo dei cosiddetti Balconi di Piero della Francesca, ovvero punti panoramici che hanno ispirato l’artista, nell’ambito del progetto Montefeltro Vedute Rinascimentali. In questo caso il paesaggio è quello raffigurato ne Il Battesimo di Cristo, custodito alla National Gallery di Londra. Il punto preciso di osservazione si troverebbe più in basso, a valle, ma non è stato possibile allestirlo in tale sede a causa delle esondazioni del fiume.
Nel prato davanti alla Torre Tonino Guerra ha omaggiato Federico Fellini e Giulietta Masina ponendo delle lastre in marmo in loro ricordo.
A completare i Luoghi dell’Anima di Tonino Guerra, a pochi chilometri da Pennabilli vi sono:
LA MADONNA DEL RETTANGOLO DELLA NEVE – Ca’ Romano (11 km)
Una piccola cappella del 1754 da poco restaurata e posta in mezzo al bosco, raggiungibile attraverso un sentiero di terra battuta. All’interno è presente una formella ad opera della ceramista Muky che ritrae la Madonna della neve; all’ingresso è invece riprodotta la grande foglia, uno dei simboli prediletti di Tonino Guerra.
IL GIARDINO PIETRIFICATO – Bascio (12 km)
Alla base di una torre millenaria si trovano sette tappeti in ceramica dello scultore riminese Giovanni Urbinati, nati da un’idea di Tonino Guerra e dedicati a personaggi vissuti o passati per questo luogo. Tra questi il “tappeto dei pensieri oscuri”, dedicato a Ezra Pound, il poeta statunitense che visse per qualche tempo a Pennabilli.
Curiosità
IL LEGAME TRA PENNABILLI E IL TIBET
Durante la prima metà del ‘700, diversi frati di città e paesini marchigiani si avventurarono ai confini del mondo, là dove potevano incontrare persone di religioni, usi e tradizioni totalmente diversi tra loro. Dopo un viaggio, a volte lungo anni, su navi transoceaniche, giungevano in Bengala e, dopo mesi di cammino attraverso la catena dell’Himalaya, arrivavano a Lhasa in Tibet.
Fra’ Orazio da Pennabilli (1680-1745), chiamato dai tibetani “lama dalla mente bianca” (pura), partì come missionario per il Tibet nel 1712, raggiungendolo dopo 4 anni di viaggio faticosissimo. Fu Prefetto della missione tibetana per trentatre anni.
Imparata la lingua tibetana, guidato da un Lama, tradusse varie opere sacre e realizzò un vocabolario italiano-tibetano e tibetano-italiano di oltre 30.000 lemmi.
Nel 1994 il 14° Dalai Lama, in segno di omaggio, si è recato a Pennabilli per visitare la casa e il luogo natale di Fra’ Orazio e nel 2005 è tornato per inaugurare il monumento dedicato a questa storia – la Campana di Lhasa.
TONINO GUERRA
Attraverso il suo animo poetico ha raccontato la magia della natura, la meraviglia del creato, l’incanto della sua terra, da lui così amata ed elogiata, trasformata con le sue parole in un luogo universale. Proprio i posti meno conosciuti, i microcosmi conservano una bellezza che rischia di svanire e che invece va raccontata, salvaguardata, perché salvando lei, salviamo anche noi stessi.
Nato nel 1920 e deceduto nel 2012 a Santarcangelo di Romagna, dopo aver vissuto a Roma e in Russia, sul finire degli anni ’80 si trasferisce a Pennabilli. È in un campo d’internamento che, durante la seconda guerra mondiale, inizia a comporre le prime poesie in romagnolo, a cui seguiranno varie raccolte, sia in poesia sia in prosa, che lo porteranno a vincere diversi premi prestigiosi.
Appassionatosi alla sceneggiatura, scriverà testi per i principali registi, tra cui Vittorio De Sica, Fellini, Antonioni, i fratelli Taviani, Monicelli e tanti altri. Ha ricevuto tre nomination all’Oscar, vinto quattro David di Donatello, una Palma d’Oro e un Oscar europeo come miglior sceneggiatore.
PENNABILLI: l’HIMALAYA PER TONINO GUERRA
Per Tonino Guerra, da piccolo, Pennabilli era come l’Himalaya. Non un semplice luogo ma un mito. I suoi genitori si recavano qui per vendere la frutta e far respirare a Tonino aria sana e buona.
A 70 anni, alla ricerca di un luogo in cui ritirarsi e cambiare vita, ha pensato a Pennabilli, una sorta di paradiso perduto, in cui ricominciare. In una bella casa, con un ampio giardino e circondato da tantissimi gatti.
Il paesaggio naturale è splendido ma quello più importante, quello da salvare, secondo Tonino è l’uomo. Occorre cambiarne la mentalità: si crede padrone di tutto ma in realtà le bellezze naturali sono un bene di tutti, che va preservato e tutelato. E qui a Pennabilli, fortunatamente, l’uomo è diverso e diverso è il suo approccio verso ciò che lo circonda.
Pennabilli va riscoperta ed esaltata!