Borgo di Dozza (BO)
Un museo vivente
Dozza (BO)
Comune di Dozza, a 9 km da Imola, a 36 km da Bologna
Raggiungibile in auto o con mezzi pubblici
TRENO: stazione di Imola o Castel San Pietro
AUTOBUS: da Bologna linea 101 per Toscanella, quindi Linea 147 per Dozza
In particolare da maggio a settembre e in occasione degli eventi del borgo. Scopri tutti gli eventi nella sezione IN EVIDENZA.
UIT Comune di Dozza
Piazza della Rocca
T: 380 1234309
https://www.fondazionedozza.it/
Il Borgo di Dozza: un piccolo e suggestivo borgo medievale, una mostra permanente di opere en plein air, più di cento, che lo arredano, lo colorano, lo animano, creando una magica atmosfera di particolare bellezza e fascino in cui sentirsi protagonisti.
Uno dei “Borghi più belli d’Italia”, Dozza, incastonata tra vigneti, ulivi, calanchi e le dolci colline dell’entroterra bolognese, è anche nota come “città dei murales” e rientra tra i “paesi dipinti” d’Italia. In questo caratteristico borgo medievale, dove il tempo sembra essersi fermato, passeggiare tra i suoi vicoli equivale a perdersi tra le sale di un museo – qui a cielo aperto – immergendosi tra le sue bellezze artistiche e storiche. Non solo; all’interno dell’imponente Rocca Sforzesca Dozza offre l’occasione di compiere un viaggio tra i sapori della tradizione, degustando vini selezionati, accompagnati da altri prodotti tipici, nell’Enoteca Regionale.
Comune di Dozza, a 9 km da Imola, a 36 km da Bologna
Raggiungibile in auto o con mezzi pubblici
TRENO: stazione di Imola o Castel San Pietro
AUTOBUS: da Bologna linea 101 per Toscanella, quindi Linea 147 per Dozza
In particolare da maggio a settembre e in occasione degli eventi del borgo. Scopri tutti gli eventi nella sezione IN EVIDENZA.
UIT Comune di Dozza
Piazza della Rocca
T: 380 1234309
https://www.fondazionedozza.it/
Il Borgo di Dozza: un piccolo e suggestivo borgo medievale, una mostra permanente di opere en plein air, più di cento, che lo arredano, lo colorano, lo animano, creando una magica atmosfera di particolare bellezza e fascino in cui sentirsi protagonisti.
Uno dei “Borghi più belli d’Italia”, Dozza, incastonata tra vigneti, ulivi, calanchi e le dolci colline dell’entroterra bolognese, è anche nota come “città dei murales” e rientra tra i “paesi dipinti” d’Italia. In questo caratteristico borgo medievale, dove il tempo sembra essersi fermato, passeggiare tra i suoi vicoli equivale a perdersi tra le sale di un museo – qui a cielo aperto – immergendosi tra le sue bellezze artistiche e storiche. Non solo; all’interno dell’imponente Rocca Sforzesca Dozza offre l’occasione di compiere un viaggio tra i sapori della tradizione, degustando vini selezionati, accompagnati da altri prodotti tipici, nell’Enoteca Regionale.
Scopri & Vivi
COSA VEDERE NEL BORGO DI DOZZA
MURALES
A Dozza la “street art” ne rappresenta l’identità, la preziosa espressione artistica che diventa patrimonio culturale da tutelare e di cui essere orgogliosi. È dal 1965, infatti, che questo splendido borgo ospita la Biennale del Muro Dipinto, una manifestazione che a settembre accoglie artisti di tutto il mondo.
Con i loro coloratissimi murales dipingono le mura delle case come fossero tele, illuminando ogni scorcio e angolo del paese. Momenti di vita quotidiana, immagini oniriche, personaggi della fantasia, fumetti, fiori e diversi altri soggetti danno vita a una vera e propria galleria d’arte moderna en plein air in cui perdersi vagando senza meta.
Tra le opere più famose, simbolo del borgo, vi è “L’angelo di Dozza” di Giuliana Bonazza, realizzata in modo tale da avvolgere totalmente la porta dell’abitazione su cui è dipinta, come fosse un grande genio della lampada che protegge la casa e tutta la città.
Nell’App gratuita “Guida al Muro Dipinto di Dozza” si può consultare l’elenco dei murales e la loro posizione. https://play.google.com/store/apps/details?id=it.neting.murodipinto2&hl=it&gl=US
ROCCA SFORZESCA
Edificata nel 1250 dal Comune di Bologna, in perfetta armonia con il borgo, questa possente Rocca sforzesca a forma di carena di nave è il frutto di successivi interventi di trasformazione voluti da Caterina Sforza per adeguarla all’introduzione delle armi da fuoco. Alla fine del Cinquecento, la famiglia bolognese dei Campeggi la fece trasformare in un palazzo signorile, passato in seguito in eredità alla Famiglia Malvezzi-Campeggi che qui abitò fino al 1960. Di proprietà quindi del Comune, viene trasformata in una Casa Museo aperta al pubblico, simbolo del borgo castellano ed espressione della sua memoria storica.
La Rocca ospita nel cortile interno spettacoli, manifestazioni e degustazioni e offre la possibilità di visitare gli ambienti interni, tra cui la cucina con il pozzo e gli utensili d’epoca, il piano nobile con arredi antichi, dipinti, soffitti a cassettoni, arazzi. Sono inoltre visitabili le tetre prigioni con i graffiti dei prigionieri, la sala delle armi, le stanze di tortura, i camminamenti e il pozzo a rasoio.
Il secondo piano ospita il Centro Studi e Documentazione del Muro Dipinto con bozzetti e documenti relativi ai murales, la Collezione Mascellani di arte moderna, mentre nei sotterranei è presente l’Enoteca Regionale. Qui ha anche sede l’Ufficio Informazioni.
Il Salone Maggiore all’interno della Rocca è location suggestiva e incantevole per organizzare matrimoni e battesimi.
ENOTECA REGIONALE
Situata nei suggestivi sotterranei della Rocca Sforzesca, l’Enoteca Regionale propone una raccolta selezionata di oltre 1000 etichette di più di 200 produttori di vini del territorio e promuove il bere consapevole. Attraverso i Wine Dispenser i visitatori possono scoprire l’intera gamma dei vini regionali in piena autonomia. Enoteca non significa solo vino, bensì anche altri prodotti tipici regionali, quali salumi, formaggi, miele, conserve, piadine da acquistare o degustare presso il Wine Bar.
Nell’arco dell’anno sono tante le iniziative promosse, da degustazioni tematiche a incontri con i produttori in occasione dell’evento “Vignaioli in Enoteca”, a rassegne sui vini organizzate in estate nel cortile esterno della Rocca. L’Enoteca organizza inoltre 4 diversi corsi per imparare a conoscere i vini, a servirli, abbinarli e conservarli oltre ad essere una location insolita e suggestiva per eventi aziendali, aperitivi tra amici o degustazioni personalizzate.
CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA IN PISCINA
Sicuramente uno degli edifici di culto più suggestivi del borgo di Dozza, le sue origini risalgono al XII secolo. Ricostruita sui resti di una chiesa in stile romanico-bizantino precedente, custodisce al suo interno, in stile rinascimentale e con un’unica navata, un’opera del forlivese Marco Palmezzano, una Madonna con Bambino tra San Giovanni Battista e Santa Margherita del 1492.
CENTRO STUDI TOLKIENIANI “LA TANA DEL DRAGO”
Realtà unica in Italia, la Tana del Drago è a livello mondiale il primo centro studi a essere stato dedicato a J.R.R. Tolkien de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit. Tra i suoi scopi vi sono la valorizzazione del patrimonio culturale legato alla letteratura fantasy, la messa a disposizione di materiale per studiosi e appassionati e offrire l’occasione di incontri ludici, mostre ed eventi.
Visitabile su prenotazione.
PERCORSO PANORAMICO DI VIA SANT’ANASTASIA
Questo percorso, lungo 250 metri facilmente raggiungibile, si snoda intorno al borgo, immergendosi nella natura. Si potrà così ammirare il paesaggio della Valle del Santerno e scoprire come questa viene raffigurata in modo diverso, in base ai colori delle stagioni e allo sguardo del pittore. Anche denominata “Passeggiata degli Artisti”, presenta dei pannelli informativi sui maggiori artisti che nel tempo hanno preso parte alla manifestazione del Muro Dipinto con temi correlati al paesaggio. Un viaggio tra i colori e i suoni della natura, una fusione tra realtà e fantasia.
PALAZZO COMUNALE DI DOZZA
Del suo impianto originario oggi resta solo la loggia del XVI secolo situata all’ingresso. Al suo interno conserva l’Archivio Storico con importanti documenti antichi e pergamene del X secolo.
Storia
Risale al 1126 la prima notizia sul nome Dozza. Si parla di Castrum Dutie, forse derivante dal latino doccia (condotto), che testimonia la presenza appunto di un canale, un antico acquedotto che trasportava l’acqua dal Monte del Re al paese, e l’importanza dell’acqua per questo borgo. Il suo stemma, un grifo che si abbevera da una fonte, ne è l’espressione emblematica.
Dopo vari insediamenti di popolazioni galliche, longobarde, bizantine, a cui fecero seguito i Romani, nel 1087 Dozza viene fortificata con mura dai Bolognesi, che vi costruiscono la rocca dotata di rivellino, un elemento della fortificazione a difesa della porta di ingresso del paese.
Conquistata prima dalla famiglia Alidosi nel 1412, poi dai Riario, nel 1494 la Rocca è sotto il governo di Caterina Sforza, moglie di Girolamo Riario, soprannominata la “Signora delle Romagne”. Dopo essere stata a lungo feudo di due famiglie bolognesi, i Malvezzi e i Campeggi, nel 1830 torna a far parte dello Stato Pontificio e nel 1861 diviene comune autonomo annesso al regno d’Italia.
Info Utili
PARCHEGGIO & AREA SOSTA CAMPER
Parcheggio gratuito Baroncini poco prima dell’ingresso del borgo e in Piazza Fontana (qui anche posti per camper)
DURATA MEDIA DELLA VISITA
Mezza giornata
ACCESSIBILITÀ
No (è prevista in futuro; contattare La Rocca per ulteriori informazioni)
PET-FRIENDLY
Non sono ammessi nella Rocca
ALTRE INFO
- Con l’App gratuita Muro Dipinto si possono scoprire le bellezze del borgo con l’elenco e l’ubicazione dei murales e informazioni sugli artisti, e consultare le sezioni Ospitalità, Info ed Eventi
- Per ogni altra informazione consulta il sito https://www.fondazionedozza.it/
CONTATTI
UIT Comune di Dozza
Piazza della Rocca
T: 380 1234309
In evidenza
EVENTI
Consulta il sito:
https://www.fondazionedozza.it/programma-eventi/eventi-spettacoli-alla-rocca-di-dozza.html
Nei dintorni
SANTUARIO DELLA MADONNA DEL CALANCO (a 1 km)
Questo suggestivo santuario risale al 1699, anno in cui alcuni pastori locali trovarono un’immagine della Madonna che appesero a un albero. Si narra che uno storpio diretto dal medico si perse, addormentandosi ai piedi dell’albero e risvegliandosi guarito. Sembra che, dopo tale evento, accaddero altri miracoli. Ne seguì la costruzione di una cappella, quindi dell’attuale chiesa.
Al suo interno conserva questo bassorilievo, una formella ovale raffigurante la Madonna con le mani giunte spostata dagli angeli e che ogni anno viene portato in processione durante la Pentecoste.
Destinato allo smantellamento per ordine del governo francese alla fine del ‘700, il santuario venne salvato dalla famiglia Toschi, che ne divenne proprietaria. Essendo proprietà privata, il santuario è visitabile solo durante il periodo della Pentecoste, per una settimana.
IL GIARDINO DEGLI ANGELI (Castel San Pietro – a 9 km)
Un giardino che, un tempo, era un semplice prato. Un prato che vedeva passare una bambina che col suo zaino andava a scuola. Una bambina, Sara, che nel 2006 è volata nel mondo spirituale. E quel prato, poco alla volta, si è trasformato in un giardino, arricchito dai suoi genitori e da tanti amici con vialetti, alberi, cespugli, pietre…un regalo per questa bambina, un ringraziamento per chi ha partecipato al dolore di questa perdita.
Oggi un luogo di relax, di tranquillità, di cui tutti possono godere, per prendere una pausa dalle preoccupazioni e dai pensieri della vita quotidiana e godere del profumo dei fiori e degli alberi, del suono dell’acqua, della musica…
“IL GIARDINO DEGLI ANGELI”, un luogo di amore per i nostri figli, per la natura, per gli animali, un luogo in cui giocare, stare vicini, condividere. Un luogo di speranza e di pace per lo spirito.
PALAZZO ALIDOSI (Castel del Rio – a ca. 25 km)
Magnificamente conservato, Palazzo Alidosi fu eretto per volere del Cardinale Francesco Alidosi per evidenziare il potere della sua famiglia. Ultimato nel 1540, il suo progetto iniziale prevedeva un Palazzo-fortezza con quattro bastioni, un ampio cortile interno, un loggiato con ventiquattro colonne e un pozzo. Circondato da un grande fossato, era dotato di un piccolo ponte di accesso al palazzo. Non mancavano un bel giardino, detto delle Delizie, le cantine e le prigioni. Il progetto non è stato però completato. Punta di diamante del Palazzo è il Cortiletto delle Fontane, che vanta tre splendide fontane a conchiglia e tre colonne di supporto del loggiato. Completamente restaurato, oggi è sede del Comune. Al suo interno è ospitato il Museo della Guerra-Linea Gotica, tra i più ricchi della regione con oltre 2000 reperti, che propone inoltre visite guidate anche nei luoghi delle battaglie. Hanno qui inoltre sede la biblioteca e il Centro Didattico Animal Tower e del Castagno.
PONTE ALIDOSI
Tipico ponte a schiena d’asino con un’arcata di 42 metri, è una vera e propria opera d’arte dell’ingegneria civile rinascimentale. Voluto da Obizzo Alidosi per sottolineare la potenza della sua famiglia nel 1499. All’interno ospita cinque stanze destinate alla riscossione delle tasse e alla prigionia. Fonte di ispirazione per il fumettista Magnus, è possibile accedervi nelle date previste dal comune, solitamente in occasione delle sagre del paese.
SENTIERO DEL VINO
Un percorso di 6,5 km con partenza dall’Enoteca Regionale-Rocca Sforzesca, facilmente fruibile, segnalato con apposito logo e pannelli informativi, attraverso suggestivi angoli naturalistici, tra vigneti e cantine, presso cui fare una sosta degustazione.
Per info consulta: https://www.comune.dozza.bo.it/aree-tematiche/materiali/pieghevolesentierodelvinoITalta.pdf
Curiosità
IL DRAGO FRYSTAN
Si narra che nell’anno 1062, quando le colline intorno a Dozza erano ricoperte di castagni e il territorio della pianura padana non era stato ancora bonificato, un mostruoso rettile si aggirasse per la boscaglia, uccidendo animali e avvelenando corsi d’acqua. Soldati capitanati dal Cavaliere d’arme Cassiano Oroboni tentarono di ucciderlo invano. Secondo la leggenda sarebbe stato San Basilio a sconfiggerlo, utilizzando la reliquia del Velo della Vergine conservata al Museo Diocesano di Imola e che lo stesso santo prese in Egitto.
Il drago, così come altre creature immaginarie, appartiene al folklore e alla storia di Dozza e oggi, in qualità di guardiano della fantasia e della creatività, dimora nella torre del castello.